Architetto italiano di origine svizzera. Svolse la sua attività
prevalentemente a Vicenza. Oltre ai numerosi palazzi, in cui si nota una fusione
della compostezza ritmico-spaziale palladiana con soluzioni compositive di tipo
barocco, sono da ricordare le ville e le sistemazioni di giardini per la
particolare impostazione scenografica che anticipa, sebbene con un taglio vicino
allo stile rococò, le soluzioni dei neoclassici Vanvitelli e Juvara.
Ricostruì inoltre palazzo Repeta (1701-11), a Vicenza, ora sede della
Banca d'Italia, palazzo Velo (1707), a Vicenza, attualmente palazzo Vettore,
palazzo Trento (1718), a San Faustino, considerato il suo capolavoro, villa
Valmanara (1724) ad Altavilla, presso Vicenza (in collaborazione col padre), i
portici di collegamento tra il Santuario di Santa Maria di Monte Berico e la
parte bassa della città (portati a termine molti anni dopo la scomparsa
di
M.), primo esempio di moderna sistemazione urbanistica, villa
Belgioioso a Merate, villa Trissino da Porto a Vicenza (Cima, Porlezza, Como
1668 - Vicenza 1747).